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Teatro Curci
ore 20.30
LA CANTATRICE
CALVA
di Eugène Ionesco
regia di Spiro Duni
Produzione del Comune di Fier (Albania)
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L’opera più celebre di Eugène Ionesco, uno dei grandi maestri del teatro del Novecento.
La commedia venne rappresentata per la prima volta a Parigi nel maggio 1950: dopo appena venticinque repliche, dovette chiudere per cronica mancanza di spettatori.
Nel 1957 fu coraggiosamente ripresa a Parigi dal Théâtre de la Huchette, una delle sale più piccole della città. Da allora è stata rappresentata senza interruzione in tutto il mondo, diventando ad oggi uno dei testi più noti del teatro del Novecento.
Come egli stesso ci dice, nel 1948 lonesco cominciò a studiare l’inglese seguendo il metodo Assimil. Il manuale ricorreva a dei tipici inglesi che dialogavano servendosi di brevi frasi ed espressioni idiomatiche inserite in una rete di strutture grammaticali. “Fin dalla terza lezione venivano messi l’uno di fronte all’altro due personaggi: il signore e la signora Smith, una coppia di inglesi. Con mia grande sorpresa, la signora Smith informava il marito che essi avevano molti figli, che abitavano nei dintorni di Londra, che il loro nome era Smith, che avevano una domestica, Mary, pure inglese, che avevano, da vent’anni, certi amici di nome Martin… A questo punto ebbi un’illuminazione. Non si trattava più per me di perfezionare la conoscenza della lingua inglese. La mia ambizione era diventata più grande: comunicare ai miei contemporanei le verità essenziali di cui il manuale di conversazione franco-inglese m’aveva reso cosciente…”
traduzione
Agim Qiriadi, Con Fatmir Xhelili, Miora Sitaj, Astrit Hasani, Flaura Kubeta,
Margent Caushi, Doriana Caushi,
scene e costumi
Gezim Hajdini e Ilirian Sadiku
assistente alla regia
Doriana Caushi,
musiche Fredi Tase
Teatro Comunale “Bylis”.
Lo spettacolo è in lingua albanese con sottotitoli in italiano.
Vivaldi, Mozart, Donizetti e molti altri sul palco del Teatro Curci di Barletta con un concerto che prevede l’esibizione di due talenti del Montenegro: la pianista Jelena Polović Šiljeg e la giovane soprano Tamara Radjenovic, ventiquattro anni, residente nel Regno Unito e laureata al Royal College of Music di Londra, si è esibita in diversi concerti nazionali e internazionali (l’ultimo, poche settimane fa al Carnegie Hall di New York), festival, corsi di perfezionamento, concorsi in Montenegro, Serbia, Slovenia, Austria, Inghilterra, Germania, Italia, Romania, Spagna, Mauritius e Stati Uniti.
Una rappresentazione della celebre opera del Bardo, Macbeth, realizzata con giovani attori professionisti madrelingua inglese. L’opera è rappresentata attraverso una riscrittura scenica che prevede una miscellanea di linguaggi: la prosa, la musica, la danza e il visual (videoproiezioni). La scelta di unire più linguaggi è motivata dall’intenzione di rendere il più possibile universale la comprensione dello spettacolo e avvicinare così il giovane pubblico sia al teatro che all’inglese.
di e con
Saffron Selfe, Jack Clarck, Olga Mascolo, Ida Alessandra Vinella, Savino Maria Italiano
coreografie
Elisabetta Lauro
musiche originali
Giuseppe Juri Leone
video scenografie e animazioni
Silvia Stellabotte
organizzazione
Stefania D’Onofrio
supervisione artistica
Giorgio Rossi.